Giovanni Verga è considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.

Nacque a Catania, o forse a Vizzini, il 2 settembre del 1840.

Ebbe notevole successo con il romanzo "Storia di una capinera".

Nel 1872, trasferitosi a Milano, produsse gran parte dei suoi capolavori: Vita dei campi, i Malavoglia, Novelle rusticane e Mastro Don Gesualdo.

Nel 1893 tornò a Catania, e qui visse in solitudine gli ultimi vent'anni della sua vita.

Grande fu la capacità di Verga di descrivere le realtà quotidiane della vita che si svolgeva nella parte di Sicilia che gli apparteneva, ponendo di fronte al lettore solo la realtà nella sua essenza più nuda e dolorosa.

Giovanni Verga morì il 27 gennaio del 1922; la sua tomba si trova nel Viale degli Uomini Illustri del cimitero di Catania.

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